giovedì, aprile 21, 2011

The Covers wears PRADA.




















                                                            
Se il "Diavolo" veste Prada, le Covers non sono da meno. Le "banane e strisce" di Miuccia hanno conquistato gli editoriali più disparati, con questa esotica Spring Collection. Ne sono state contate ben quarant'otto di copertine, finora: dalle riviste patinate più note a quelle per connosseurs modaioli. Queste sono solo alcune, quelle che più hanno attirato la mia         attenzione!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Source photos www.fashionista.com                   

sabato, aprile 09, 2011

Un'Italiana a Parigi.

SARA BATTAGLIA chic in Paris
Chi ha detto che solo SJP ha stile nel fermare un taxi? Prendete appunti! Non siamo a New York, siamo "à Paris"!!!
 
 Chez CHANEL,...chauffeur, merci!!!!
 
Source photo Giovanna Battaglia Twitpic

mercoledì, aprile 06, 2011

ELOGIO dell'ECCENTRICO.



Karl Lagerfeld with Daphne Guinness
Vivienne Westwood

Advanced Style: Age and Beauty on Nowness.com.
Iris Apfel  Image from RARE BIRD OF FASHION The Irriverent Iris Apfel by Eric Boman - Thames & Hudson Ed.
Vogue Pelle Cover Settembre 2010 - Omaggio ad Iris Apfel - Fashion Editor Giovanna Battaglia 

Patricia Field with Meryl Streep

Anna Piaggi with Anna Dello Russo and Bryan Boy
Andrè Leon Talley with Miuccia Prada and Shala Monroque
Daphne Guinness: young fabolous eccentric
La mia vicina di casa era un'autentica eccentrica d'altri tempi. Era, perchè ormai non c'è più da molto tempo. Viveva solitaria, circondata dai suoi polverosi ricordi, in un enorme ed assurda dimora dalle mura merlate e teneva a distanza gli inopportuni scocciatori con una incredibile pistola intarsiata di madreperla. Le sue antiche suppellettili sembravano essere capaci di tenere a distanza solo le comodità moderne, non tanto  gli ingordi ladruncoli del bric-à-brac. Si chiamava Giovanna, ma guai a darle del tu o a chiamarla semplicemente "Signora", perchè lei era "Donna Giovanna", ed una nobildonna dei suoi tempi era abituata a sentirsi rivolgere un deferente        " B'ongiorno 'Signuria!". Si aggirava tra le sue innumerevoli stanze come un fantasma, bardata a tutte le ore con i suoi splendidi gioielli di famiglia, bijoux unici e introvabili. Aveva contratto giovanissima un Matrimonio Bianco con un parente ricco ed influente, ovviamente molto, molto più vecchio di lei. Almeno stando ai suoi discorsi strampalati. Sembrava un personaggio più da Monarchia Britannica , che dell'umile Terra del Salento. Erano gli anni'80 e, mentre tutt'intorno a lei imperversavano le spallone da donne in carriera e orde di teenager con le loro divise da paninaro, il suo orologino finemente cesellato era inesorabilmente fermo agli anni '20. Attraversava la strada con la sua solita impenetrabile maschera incipriata, sottolineata dal rossetto rosso e dalla veletta calata sul volto, infischiandosene degli ignoranti che la additavano e la deridevano. Sinceramente ritrovarsela davanti con i suoi "flapper dresses" di seta ricamati, i lunghi sautoir di perle, i guanti di tulle e pizzo e le borsine a piccolo punto, alle dieci del mattino, si rimaneva per alcuni istanti trafelati, come se avessimo preso noi la macchina del tempo. Ogni sua uscita destava la curiosità mia e di mia madre. Che cappellino indosserà oggi? Ne aveva di ogni foggia e per tutte le stagioni. Così pure le borsette, piccoli capolavori. Come le modaiole di oggi, indossava i sandali tutto l'anno, con e senza calze. I suoi abiti erano tutti preziosi e leggeri, ma la carrozza l'aveva persa da un pezzo, per cui d'inverno si copriva con colbacco e pelliccia. Il pezzo forte del suo guardaroba forzatamente vintage era una superba stola di volpe con gli occhi  dell'animale sostituiti da pietre preziose. Era piuttosto taccagna, non si fidava quasi di nessuno, riceveva pochissimo: una lontana cugina che veniva solo l'estate, due sorelle zitelle a cui aveva accordato la sua amicizia, mia madre che le offriva ogni tanto il  caffè e  qualche sfizieria, le suorine che hanno ereditato tutti i suoi beni. Avrebbe voluto che il suo baule e il mobilio si tramutassero, alla sua morte, in un museo permanente, ma così non è mai stato. Di tutti i suoi appartamenti a Palermo non me ne frega poi molto che fine abbiano fatto, ma a tutto il suo guardaroba unico nel suo genere ogni tanto gli rivolgo un pensiero. Il guardaroba di ogni rispettabile eccentrico è  una vera miniera ed una gioia per gli occhi. Ogni singolo pezzo del suo guardaroba ha una storia. L'eccentrico autentico non si veste per gli altri, ma per sè stesso, è prepotentemente snob e circondato da piccole manie, è eccentrico anche il suo stile di vita e la sua cultura. Eccentrici si nasce e non si diventa, eccentrici lo si è in tutte le fasi della vita, ma con l'avanzare dell'età balza maggiormente all'attenzione altrui. Più si rafforza la consapevolezza del proprio sè, più aumenta l'eccentricità. AdR docet!   .
    Source MYKROMAG, NOWNESS, New York Times, Luxirare, Vogue.it, Garance Dorè, RduJour, Purseblog, W Magazine