giovedì, novembre 25, 2010

Different Like Coco.

Different Like Coco di Elisabeth Matthews - Candlewick Press






Un  libretto breve, ma molto chic,scritto e  illustrato da Elisabeth Matthews per spiegare, a mo' di fiaba, ai più piccoli la moda di  Chanel. Attraverso le sue disavventure la sparuta orfanella Gabrielle, circondata da matrone pettorute o eccessive, riesce pian piano a  imporre il suo stile e diventare la celebre Coco. Una piccola e graziosa frivolezza consigliata a tutte le mamme che vogliono somministrare sin dalla più tenera età ai propri pargoli il concetto di eleganza.

mercoledì, novembre 24, 2010

domenica, novembre 14, 2010

Vogue SALENTO!!!

La "Masseria patrizia" ex Baroni Sauli di Tiggiano di Helen Mirren a Tricase, in Salento.
È da almeno quindici anni che il Salento, terra di Puglia che occupa il tacco dello stivale italiano tra Ionio e Adriatico, accresce costantemente il proprio successo internazionale di buen retiro per vippanza varia e il suo primato di meta turistica per iniziati. Salento, frontiera abbagliante, sofisticata e primordiale, vastità cadenzate da ulivi millenari contorti e possenti come enormi sculture, cieli d'oriente e un mare caraibico striato di smeraldo.

Sembrano così lontani, ormai preistorici, i bei tempi del pionierismo, quando la Puglia, al di là di alcuni resort consacrati, specie nella sua versione agraria e nell'entroterra, pareva una frontiera desueta e lontana. In estate si andava a Martina Franca, barocca e non convenzionale Salisburgo delle Murge, per il festival d'opera nella corte del settecentesco palazzo ducale come spingendosi nella sperduta Donnafugata  gattopardesca. Vi si incontravano figure fluttuanti e oniriche, musicofili, appassionati e nomadi intellettuali dall'inquietudine spleenetica quali Laurence Scherrer, lo scrittore Dominique Fernandez e il fotografo Ferrante Ferranti, Kenzo, Emanuel Ungaro, Alberto Arbasino, Lella Curiel ed Evelina Shapira, Paolo Grassi, co-fondatore con Strehler del Piccolo Teatro di Milano, che della stupenda città angioina era originario.

Colti viaggiatori francesi soprattutto, sulla scia della consacrazione definitiva di questi luoghi, nel 1948, da parte del poeta surrealista André Pieyre de Mandiargues, che nel suo Petit Cicéron des Pouilles, incluso in Le Belvédère, esprimeva parole di ammirazione per il miracolo della pietra leccese e per la vertigine del formicolante folle barocco locale. Happy few e veri antesignani quali l'ex presidente Valéry Giscard d'Estaing, che in Puglia ha investito oltre due decenni orsono.

Tra i primissimi a innamorarsi dell'assolata campagna di Puglia, allora non proprio in voga, a scapito delle coste e nella fattispecie non lontano dalla bianca e scenografica Ostuni, già nei primi 80 furono due talentuosi milanesi protagonisti di spicco della cultura e della società , quali l'antiquario e socialite Dino Franzin e l'editore Leonardo Mondadori, quest'ultimo reduce dalla prediletta Capri e dal naufragio di un'unione matrimoniale. Seguirono a ruota Franco Tatò e la bellissima Sonia Raule. Di colpo le masserie -quella di Franzin fu decorata da Renzo Mongiardino mentre il giardino murato veniva disegnato da Paolo Pejrone; Leonardo Mondadori al solito si affidava al gusto sospeso e lineare di Verde Visconti- costruzioni solenni e articolate, organizzate intorno a corti concluse, compromesso tra una fattoria fortificata e un geometrico palazzo nobiliare, divennero oggetto di desiderio per intellettuali, tycoon, aristo-gypsies, gente di spettacolo e nuovi danarosi affluenti.

Nel 1997, lasciata per sempre una Patmos non più sacrale isola dell'Apocalisse, assaltata da italiche orde neo-chic e orfana di Bruce Chatwin e Teddy Millington-Drake, approda in area salentina il massimo storico mondiale delle arti applicate, Alvar Gonzalez-Palacios, che si installa in una casa al mare di Guki Winspeare a due passi da Castro, progettata da Caccia Dominioni, per poi trasferirsi ad Uggiano in una dimora secentesca e infine a Bagnolo del Salento, dove colleziona rose antiche. A proposito di Winspeare, non si può non parlare di Edoardo Winspeare, regista internazionalmente affermato. Molto hanno fatto per il territorio salentino i suoi film carichi di evocazione e ipnotici ritmi di taranta, tra cui Pizzicata del 1995 e, nel 2000, il freddo e astratto mélo di Sangue vivo. Figlio del barone Riccardo Winspeare-Guicciardi e della principessa Elisabeth Franziska Anna del Liechtenstein, la sua famiglia, un antico casato di remote origini britanniche, risiede a Depressa, tra Otranto e Santa Maria di Leuca, in un castello di fondazione quattrocentesca in cui sono passate tutte le teste coronate europee, tra gli altri Princess Margaret d'Inghilterra e i reali del Belgio, lo scrittore Giorgio Bassani, la mitica collector Liliane de Rothschild.

Per restare in tema di royal families, hanno da poco acquistato una grossa masseria antica in pieno Salento di cui si accingono al restauro, anche Aimone di Savoia-Aosta -che non a caso porta il titolo dinastico sabaudo di Duca delle Puglie- e la consorte, Olga di Grecia e Danimarca. Il recente trionfo di botteghino di Mine vaganti, ultima fatica cinematografica del turco in Italia Ferzan Ozpetek, ambientata tra i luminosi stageset barocchi di Lecce, le sue chiese, conventi, cortili, sulle terrazze e negli interni di palazzi fiabeschi e zuccherini, le piazze  e i paesaggi deflagrati del Salento, ha costituito una sorta di magnifico spot per questa zona. I Leccesi, con estremo fair-play, hanno voluto conferire a Ozpetek la cittadinanza onoraria.

Otranto, dove le atmosfere candide e rarefatte della Masseria Montelauro contano ormai una cerchia A List di aficionados, ha invece sedotto Willem Dafoe, che vi si è insediato grazie ai buoni uffici dello stilista di Costume National, Ennio Capasa, nato proprio a Lecce e ben radicato nella zona dei laghi Alimini. Helen Mirren, Dame dell'Impero Britannico e Academy Award, possiede a Tricase una masseria patrizia che fu dei baroni Sauli di Tiggiano e a Ugento, dopo una lunga ricerca, si è finalmente acquartierato Francis Ford Coppola.

Lord Alistair McAlpine, eccentrico ex tesoriere del partito conservatore britannico nell'age d'or eighties di Margaret Thatcher, abbandonata la Laguna veneta, con la giovane moglie greca Athina ha trasfigurato con le sue collezioni d'arte tribale e oceanica, con una policroma pleiade di tappeti e kilim maghrebini e nomadi, gli austeri spazi di un ex monastero a Marittima. Si dice che pure Madonna, già transitata da queste parti anni fa, sia sulle tracce di una residenza da comprare. E freschissima è la notizia del prolungato soggiorno salentino della wonder-coppia hollywoodiana Jude Law-Sienna Miller, conclusosi il primo agosto. Lei il pallino degli amori con flavour mediterraneo e cornice sud-italiana ce lo deve proprio avere, vista la torrida escursione erotica dell'anno scorso a Positano con il fascinoso Balthazar Getty, attor-ereditiere protagonista del fortunato tv serial USA Brothers and Sisters.

Jude and Sienna sono arrivati in compagnia di una quindicina di amici perlopiù british, tra cui il fashion designer Matthew Williamson, a Villa Elia, masseria settecentesca tra slanciate palme e festoni di bougainvillea fluo alle porte di Gallipoli, appartenente a un' illustre famiglia milanese. L'assalto dei paparazzi è stato respinto a più riprese dalle possenti strutture della cinta difensiva. I due hanno voluto ridurre al minimo il servizio, dedicandosi alla vita casalinga e alla cucina, attingendo alla ricchezza degli orti in dotazione, godendosi la privacy in piscina e uscendo ben di rado dai protettivi recinti della residenza, dotata di agrumeto, olivi secolari e facilities varie. Grande amicizia, la coppia Law-Miller ha stretto con i quattro cani di casa, specie con la fox terrier Puglia, praticamente divenuta l'ombra di Sienna. Anche questo è Salento.

sabato, novembre 13, 2010

Petits Particulières! Giovanna Battaglia e "La Sindrome della Musa Ispiratrice"!

Occhiali da sole tartarugati Limited Edition di SPEKTRE SUNGLASSES con lenti leggermente specchiate chiare.

Anello-Papillon DELFINA DELETTREZ. We-Man Collection.

Un "magnifico" vezzo di Giovanna: gli "orecchini-monogramma".
Una splendida it-bag di SARA BATTAGLIA.
Da un'intervista rilasciata per la rivista ELLE, per Sara Battaglia, creatrice di splendide it-bag "su misura" con i suoi desideri, la sua musa ideale è un mix equilibrato tra sè stessa e sua sorella Giovanna, "crazy", ma consapevole. Peter Dundas, direttore creativo della Maison Pucci, intervistato per Luxury24 de IlSole24Ore, descrivendo la "donna Pucci" come un'aristocratica ribelle dalla grande energia, elegante e indipendente, che segue solo le proprie regole, mescolando rigore e nonchalance, ha in mente certe esponenti del nuovo jet-set: donne come Gaia Repossi o Giovanna Battaglia. Francesca Imoli, accessories designer fra in "New Talents"  ha come icone di riferimento Morissey e Giovanna Battaglia. La giovane Senior Fashion Editor di Vogue Gioiello e Vogue Pelle, già "Mannequin Maison" di  Dolce&Gabbana, che le affibbiarono l'appellativo di "Musina", "piccola musa", fotografatissima it-girl su tutti i più rinomati style blog e pretty star del mondo della moda viene descritta, in MM Magazine, brillante, sorridente, con uno stile unico, vera jet-setter globetrotter.Ogni apparizione di Giovanna ai defilé è una lezione di classe e la testimonianza della sua passione senza freni per la moda. Sempre attenta ai nuovi "Talents", fa ricerca di nuovi designers nello Show-room degli Inglesi a Parigi, durante la Fashion Week, e fa ricerca di vintage su "Vintage Resurrection". Giovanna ha un occhio infallibile nello scovare i pezzi vintage più giusti,sia di accessori che di vestiti. Come fece ben osservare Anna Dello Russo parlando di lei su Vogue: " She knows what she wants and she doesn't need".Il suo stile è un melangé naturale tra i creatori di moda da lei preferiti gestiti secondo l'umore del momento. Lei si considera "Classic" nello stile. Non ama assolutamente il look troppo da  fashion show, che giudica clownesco. Le piace sempre personalizzare le sue scelte, con un mix di vecchio e nuovo, grandi marchi storici(Azzaro,Yves Saint Laurent, Chanel, Balenciaga, Givenchy, Balmain, Lanvin, Hérmes, Ralph Lauren, Gucci, Prada, ...e così via) con stilisti di nicchia come Derek Lam, Marni, Alberta FerrettiAzzedine Alaia (di quest'ultimo lei è particolarmente innamorata, è una vera fan e considera i suoi vestiti un"best investment"!), "new talents" con souvenir dei suoi numerosi viaggi. Da autentica "connoisseur" adora le Limited Edition e il "custom made".Ordina le sue camicie a Parigi da Charvet in Place Vendome, ma alcune sono disegnate da lei stessa, per poi affidarne la realizzazione ad un  "shirtmaker" di Milano di sua fiducia . Recano dunque sull'etichetta "Made in Milan" e portano ricamate le sue iniziali.Nel suo carnet di indirizzi milanese c'è Boule de Neige, "charming" boutique in Corso Como. Un altro indirizzo per le "camicie sur mesure"  è Alberto Torchia, shirtmaker napoletano con base a Roma, che ha confezionato per lei numerose camicie da uomo con monogramma e recanti sull''etichetta "Confezionato per Giovanna Battaglia". E' una sua "magnifica ossessione" mettere il nome dappertutto.E' inciso su di un Patek Philippe Calavatra Watches di sua proprietà. E' diventata una foto mitica quella di Jak&Jil che ritrae un primo piano della Cut Up Bag di Roger Vivier personalizzata "Giovanna"(si tratta di una vera "borsa-lavagna" sul cui fronte si può scrivere ciò che si vuole, dal nome ad un messaggio, disponibile in tre differenti colori così come le lettere per "customizzarla") appesa al suo braccio. Il suo nomignolo "Gio" personalizza la fiancata della sua sacca da viaggio Goyard, compare impresso sul suo "cahiers" Smythson, su alcuni suoi anelli. Ama i bijoux di famiglia ereditati (possiede un "Ballon Bleu di Cartier, di cui adora tutta la "Collection Panthère") o regalati. I suoi indirizzi per la "bijouterie" sono Karry'O a Parigi, Sabbadini a Milano, De Simone a Napoli. Apprezza i gioielli di CA & LOU, firmati da Carolina Neri e Bérengerè Lux, linea che, nata da appena un anno, è già must-have tra le fashion addict e le icone di stile di tutto il mondo, come pure Eddie Borgo. Gli accessori rivestono una grande importanza per lei, soprattutto le scarpe. Nel suo guardaroba un'intera parete è dedicata alle sue scarpe e un'altra alle borse.Anche qui, nomi altisonanti affiancati ad altri di ricerca: Tabhita Simmons, Charlotte Olympia, Corto Moltedo,... Lo stesso accade nel suo Beauty. I prodotti "Haute de gamme" si alternano con profumi per "connoisseurs": Bigelow Apothecary, Bliss SPA, François Nars, Off.Farm.S.M.Novella, Jo Malone, Diptyque e Comme de Garçons. In viaggio non si fa mai mancare le "chaussettes" di cachemire di Marc Jacobs e il plaid di Loro Piana. Amante del mare e delle lunghe nuotate, possiede una notevole collezione di occhiali da immersione subacquea. I suoi "bathing suit" sono dei pezzi stile anni '50 di Norma Kamali, e per "ciabattine" i sandali capresi di Amedeo Canfora. Per i cappelli i suoi indirizzi sono Kokin Boutique a New York ed Eric Javitz,per i nastri T J Trimming, per la lingerie Olatz, sempre a New York, per i jeans Topshop a Londra, anche se con i Current Elliott abbinati "a suo modo" è stata fantastica..... She's a Very Golden Girl!! IT's a very Luxury Life!!


Source photos Giovanna Battaglia Facebook TheFashionSpot Jak&Jil IWantToBeaRoitfeld.

mercoledì, novembre 03, 2010